Vacanze in Maremma

I PARCHI E LE ATTRAZIONI DA VISITARE

IL PARCO DELLA MAREMMA

Il Parco della Maremma è un vasto spazio di verde incontaminato che conta ben 9800 ettari di folta macchia mediterranea. Sorge ad un passo dall'Affrittacamre le Due Ruote e si adagia tra i monti dell'Uccellina e le spiagge del litorale che partendo da Principina giunge fino a Talamone. Il parco, oltre a conservare intatta la memoria storica di luoghi come San Rabano, dalla cui altura si domina il mare, ospita ampie zone paludose poste in prossimità dell'estuario del fiume Ombrone. Solo visitando questi luoghi è possibile avere un'idea del fascino selvaggio della Maremma prima della bonifica.

Tanti gli animali selvatici che si possono trovare, tra cui cinghiali, caprioli, daini, aironi e tantissime volpi, che sarà possibile fotografare anche da molto vicino.

Qui nasce e prospera la famosa vacca maremmana, presidio slow food, allevata ancora oggi allo stato brado dai butteri a cavallo.

La spiaggia inoltre, lingua argentea di sabbia bagnata dalle acque cristalline del mare, incarna nella sua spettacolarità il luogo ideale di chi sogna, da sempre, un posto in riva al mare selvaggio ed immerso nella natura, lontano anni luce dal caos dei lidi affollati e prono a regalare, ai fortunati che lo visiteranno, l'emozione di un'atmosfera fiabesca oramai introvabile.

IL GIARDINO DEI TAROCCHI

Seguendo l'ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo, Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979, su un terreno di mezzo ettaro ricoperto dalla macchia mediterranea sulla collina di Garavicchio presso Capalbio, in Maremma.

Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate per più di diciassette anni, affiancata da un'equipe di nomi famosi dell'arte contemporanea e soprattutto dal marito Jean Tinguely, scomparso nel 1991, che ha creato le strutture metalliche delle enormi sculture e ne ha integrate alcune con le sue mécaniques, assemblaggi semoventi di elementi meccanici in ferro.

Terminata solo nell'estate del 1996, la realizzazione del Giardino ha comportato un enorme lavoro di impianto, nel 1997 Niki de Saint Phalle ha costituito la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi il cui scopo è quello di preservare e mantenere l'opera realizzata. Il 15 maggio 1998 il Giardino dei Tarocchi è stato aperto al pubblico.

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